Forse il termine “leggenda” spiegherebbe meglio l’operato di questo chef.
In silenzio, lontano sideralmente dai riflettori e da quello stomachevole glam che oggi è ordinario in questo mondo, porta alta la bandiera della sua cucina tristellata dal 2005 senza timore di scalfiture.
In tv ci va se si diverte e la cucina resta il suo regno. Lo troverete tutte le sere a dispensare consigli e saluti cordiali, anche quando con due ore di sonno dirige magistralmente la sua brigata mentre qualche ora prima era in Francia a ricevere il più alto riconoscimento per la gastronomia.
Instancabile, curioso, perfezionista. Heinz Beck regala emozioni a sprovveduti viandanti e gastrocuriosi in egual misura.
Dal suo nuovissimo menù consiglio la composizione di funghi e legumi: un viaggio nel bosco più profondo dopo una pioggia copiosa. Tortellini di coniglio con carote e camomilla: il coniglio è in realtà un infuso al quale vengono aggiunti fiori di camomilla e petali di rosa turca e il sorprendente foie gras con mele e castagne dove il fegato d’anatra viene declinato in tre consistenze diverse (polvere, mousse, ghiaccio) per poi mostrare il fianco all’autunno più pieno con le mele e le castagne.
Completano il percorso una sala perfetta, fiabesca e di un’eleganza senza eguali guidata da Simone Pinoli e una cantina dove la meraviglia è un sentimento normale con un Marco Reitano sempre in grande spolvero.
Heinz è così: sic et simpliciter.
Davvero una spanna oltre tutto e tutti…con un sorriso disarmante.